INDIGO DESIGN – Company profile

There is a story that begins with a color. A word read almost by chance, yet one that lingered over time like a promise. Indigo: a deep, ancestral blue that evokes the natural pigment once used to dye jeans, but also the night, the universe, intuition, and sensitivity. It was this very word that one day caught the eye of designer Satoshi Kan as he read a book — and he decided it would become the name of his studio: INDIGO DESIGN. Long before it even existed.

With extensive experience in luxury and technological design, Satoshi Kan opened his creative atelier in Tokyo with the idea of “following intuition and imagining freely.”

“In the early days, I would invent imaginary clients and sketch for them,” recalls the founder, revealing a visionary exercise rooted in a design philosophy where thought itself becomes a tool for discovering truly innovative answers.

Today, the pursuit of unexplored paths and a constant creative tension intertwine in the projects signed by the Japanese studio.

Over time, and following its early successes, two designers who embraced Satoshi Kan’s philosophy joined the INDIGO DESIGN team. Together, they develop concepts and solutions in product design, creating works in furniture, home appliances, graphic design, creative direction, and research.

The spirit that guided the studio’s founding still defines its way of working today—expressed through a deep respect for the intrinsic value of objects and their ability to resonate with the user.

The first commissions arrived thanks to Satoshi Kan’s multidisciplinary background in medical, packaging, and product design. This foundation shaped his cross-disciplinary sensitivity and opened the door to collaborations with organizations of every scale—from multinational corporations to small enterprises.

In 2025, INDIGO DESIGN made its debut in the world of furniture during the Milan Design Week, presenting an immersive and surprising exhibition that used VR technology to showcase fifty of the studio’s projects. The installation transcended the physical boundaries of the exhibition space, creating a multitude of narrative possibilities.

The choice to tell its story through virtual reality was no coincidence. The medium lies at the heart of the team’s recent explorations—an effort to experiment with new forms of expression and open windows to future worlds.

Among the VR concepts presented were not only furniture pieces, but also yachts, futuristic vehicles, and a hotel in space.

“We want to offer inspiration to young designers and show how technology can become a poetic language,” adds the founder of INDIGO DESIGN.

This focus on younger generations is also reflected in the studio’s name, which alludes to the Indigo Children—a concept from New Age subculture referring to a generation of children with special abilities and heightened sensitivity, destined to bring a new consciousness into the world.

At INDIGO DESIGN, craftsmanship and technology intertwine—complementary tools for creating objects and devices designed to last because they are well-conceived.

To this is added the principle of sustainability, understood as a foundational value of design: an object created with awareness and responsibility needs no replacement, becoming a lifelong companion.

A significant example of INDIGO DESIGN’s philosophy can be found in its collaboration with Lumielina, a Japanese beauty-tech company offering styling devices based on Bioprogramming, where Satoshi Kan serves as Chief Design Officer. This partnership reinforces the designer’s calling to give form to innovation.

While investment in research represents the core of INDIGO DESIGN’s creative vision, its playful approach to design reflects the aesthetic reading of its projects.

“The playful element is a subtle force that can awaken consciousness. When balanced well, it creates a natural bond between people and products—the unexpected recalls the world of play and instantly triggers a sensory interaction,” concludes Satoshi Kan.

To grow, to engage talent, and to accelerate the production of ideas—these are the challenges the studio has embraced to define its future, continuing to experiment and imagine.

Just like on that first day, when everything began with a word read almost by chance: Indigo.

INDIGO DESIGN – Company profile

C’è una storia che inizia con un colore. Una parola letta quasi per caso, ma capace di sedimentare nel tempo come una promessa. Indigo: un blu profondo, ancestrale, che richiama il pigmento naturale usato per tingere i jeans, ma anche la notte e l’universo, l’intuito e la sensibilità. È questa la parola che un giorno il designer Satoshi Kan ha incontrato fra le righe di un libro e ha deciso che sarebbe diventata il nome del suo studio: INDIGO DESIGN. Ancora prima che esistesse.

Con un'ampia esperienza nell’ambito del lusso e della progettazione nel campo tecnologico Satoshi Kan ha aperto a Tokyo il proprio atelier creativo con l’idea di “seguire l’intuito e poter immaginare liberamente: nei primi tempi mi inventavo clienti immaginari e disegnavo schizzi per loro”, racconta il founder rivelando un esercizio visionario basato su un approccio progettuale in cui attraverso il pensiero si individuano risposte realmente innovative. Oggi la ricerca di strade inesplorate e una continua tensione creativa si intrecciano nei progetti firmati dallo studio giapponese. 

Con il trascorrere del tempo e i dopo i primi successi sono entrati a far parte del team di INDIGO DESIGN due designer che hanno sposato la filosofia di Satoshi Kan: insieme sviluppano soluzioni e proposte nell’ambito del product design con progetti nei settori dell’arredo e degli elettrodomestici, della grafica, attività di creative direction e di ricerca. Oggi a guidare il modus operanti dello studio è ancora lo spirito con cui è stato fondato che si esprime in un’attenzione al valore intrinseco dell’oggetto e alla sua capacità di entrare in risonanza con l’utente.

I primi incarichi sono arrivati grazie alla precedente esperienza multidisciplinare di Satoshi Kan nella progettazione medicale, packaging e prodotto. Un bagaglio che ha definito la sensibilità trasversale del designer e ha permesso di avviare collaborazioni con realtà di ogni scala, dalle multinazionali alle piccole imprese.

Nel 2025, INDIGO DESIGN ha debuttato nel mondo dell’arredo, partecipando alla Milan Design Week con una presentazione sorprendente e immersiva che, sfruttando la tecnologia VR, ha raccontato cinquanta progetti dello studio. Un’installazione che è riuscita ad andare oltre i limiti fisici dello spazio espositivo, definendo una molteplicità di possibilità narrative.

La scelta di raccontarsi attraverso la realtà virtuale non è casuale. Il medium, infatti, è al centro delle recenti ricerche intraprese dal team con l’obiettivo di sperimentate nuove forme di espressione e aprire scenari su mondi futuri. Tra i concept presentati in VR, non solo mobili ma anche yacht, veicoli futuristici e un hotel nello spazio.

“Vogliamo offrire ispirazione ai giovani designer e mostrare come la tecnologia possa diventare linguaggio poetico”, aggiunge il founder di INDIGO DESIGN e a dimostrare l’interesse del designer per le nuove generazioni torna in primo piano il nome dello studio che fa riferimento anche agli Indigo Children: il concetto nato nell’ambito della subcultura New Age con cui si indica una generazione di bambini dotati di capacità e sensibilità speciali, incaricati di portare nel mondo una nuova coscienza.

Artigianato e tecnologia si intrecciano nei progetti sviluppati da INDIGO DESIGN, in quanto strumenti complementari per realizzare manufatti e devices destinati a durare nel tempo perché ben progettati. A questo si aggiunge il tema della sostenibilità, intesa come principio fondate del fare design: un oggetto progettato con consapevolezza e responsabilità non ha bisogno di essere sostituito, diventando un compagno di vita.

A rappresentare in maniera significativa la filosofia di INDIGO DESIGN è, per esempio, il lavoro svolto per Lumielina, l’azienda giapponese di beauty tech che propone device per lo styling basati sul bioprogramming, di cui Satoshi Kan è Chief Design Officer. L’incarico consolida e conferma la vocazione del designer nel dare forma all’innovazione. 

Se da un lato gli investimenti nella ricerca rappresentano il core della visione progettuale di INDIGO DESIGN, dall’altro l’approccio giocoso alla definizione di soluzioni rappresenta la lettura estetica dei progetti firmati dallo studio. “La componente ludica è un elemento sottile che può risvegliare la coscienza. Se dosata bene, crea un legame naturale tra le persone e i prodotti: l’inaspettato richiama il mondo del gioco e innesca immediatamente un’interazione sensoriale”, conclude Satoshi Kan.

Crescere, coinvolgere talenti, accelerare la produzione di idee sono le sfide che lo studio ha intrapreso per definire il proprio futuro, e che persegue senza smettere di sperimentare e di immaginare. Come in quel primo giorno, quando tutto nasceva da una parola letta quasi per caso: Indigo.

INDIGO DESIGN – Company profile

物語は、ひとつの色から始まる。

偶然のように目にした一つの言葉が、時間の中で約束のように心に沈殿していった。

INDIGO（インディゴ）*― それは、ジーンズの染色に使われた天然の顔料を想起させる深く原初的な青であり、同時に夜や宇宙、直感、感受性をも象徴する色。

ある日、デザイナー 菅 悟史は一冊の本の中でその言葉と出会い、まだ存在しない自らのスタジオにその名を与えることを決めた。

それが NDIGO DESIGN のはじまりだった。

ラグジュアリー分野やテクノロジー領域での豊富な経験を経て、菅 悟史は東京に自身のクリエイティブ・アトリエを設立した。

「直感に従い、自由に想像すること。」――創設当初、彼は「架空のクライアントを想定してスケッチを描いていた」と語る。

それは、思考を通じて真に新しい答えを見出すという、ヴィジョナリーなデザインアプローチの原点である。

今日では、未知の領域を探る姿勢と絶え間ない創造的緊張感が、同スタジオのプロジェクトに通底している。

その後、初期の成功を経て、2人のデザイナーが菅 悟史の哲学に共鳴し、INDIGO DESIGN のチームに加わった。

彼らは共に、プロダクトデザインを中心に、家具、家電、グラフィック、クリエイティブディレクション、リサーチなど幅広い領域で活動している。

スタジオ創設時の精神――「モノの本質的な価値」や「人との共鳴」を重視する姿勢――は、今なおその活動の根幹に息づいている。

最初の依頼は、サトシ・カンが医療・パッケージ・プロダクトなど**多分野での設計経験**を持っていたことから始まった。

この経験が彼の横断的な感性を形づくり、大企業から小規模事業者まで、あらゆる規模の組織との協働を可能にした。

2025年、INDIGO DESIGN はミラノデザインウィークにて家具分野へ初進出。

VR技術を活用した没入型インスタレーションで、スタジオの50のプロジェクトを紹介し、物理的な展示空間の限界を超えて、多層的な物語を描き出した。

バーチャルリアリティによる表現を選んだのは偶然ではない。

それは、チームが近年探求している「新たな表現形式」への挑戦であり、「未来の世界を思索するための実験」でもある。

発表されたVRコンセプトには、家具だけでなく、ヨットや未来的な乗り物、宇宙ホテルなども含まれていた。

「若いデザイナーたちにインスピレーションを与え、テクノロジーが詩的な言語になり得ることを示したい」とサトシ・カンは語る。

この次世代へのまなざしは、スタジオ名にも反映されている。

それは、ニューエイジ文化から生まれた「**インディゴチルドレン**」という概念――特別な感性と能力をもつ子どもたちが新しい意識を世界にもたらす、という思想――にも通じているのだ。

INDIGO DESIGN のプロジェクトでは、クラフトマンシップとテクノロジーが補完し合う。

永く愛されるモノを生み出すための手段として、両者を対等に扱っている。

さらに、サステナビリティはデザインの根本原理と位置づけられている。

意識と責任をもって設計されたモノは、交換される必要がなく、人生を共にする伴侶となる。

その哲学を象徴する事例の一つが、日本のビューティーテック企業 LUMIELINA のデザインだ。

同社が展開する「Bioprogramming」技術に基づくスタイリングデバイスにおいて、サトシ・カンは チーフデザインオフィサーを務めている。

この取り組みは、革新を形にするという彼の使命を裏づけている。

研究への投資が INDIGO DESIGN の創造的ビジョンの核である一方、

「遊び心」はその美学を象徴するもう一つの側面だ。

「遊びの要素は、人の意識を呼び覚ます繊細な力です。

適度に加えることで、人とプロダクトの間に自然なつながりを生み、

“予期せぬ驚き”が感覚的な対話を生むのです」とサトシ・カンは締めくくる。

成長すること、才能を育てること、アイデアの創出を加速させること――

それが、INDIGO DESIGN が未来に向けて挑み続けるテーマである。

そして、その根底には今もあの日の原点がある。

偶然のように出会った、あの一言―― INDIGO ――から始まった物語が。